Francesco Napoletano

Grazie a manoscritti, gentilmente concessi dalla famiglia Litto, si è potuti giungere alla descrizione di  questo personaggio così  illustre. Francesco Napoletano nasce nel l’11 agosto 1846 dal Dr. Vincenzo Napoletano e da  Boccieri Angela Maria. Dopo soli 20 anni dalla sua nascita si laurea in giurisprudenza, e da qui si appresta ad intraprendere una carriera  in forte ascesa. Infatti ricoprì ruoli fondamentali che avrebbero delineato non solo il destino in ambito mandamentale ma  anche per quello italiano..Basti annoverare nel suo curriculum vitae che negli anni:

  • ·        1871: ricoprì la carica di Vice Pretore Mand.  di  Baiano.
  • ·        1872: Diploma di Notaio e consigliere comunale.
  • ·        1873: Delegato Governativo Effettivo presso la Commissione Consorziale.
  • ·        1884: Delegato scolastico del mand. di Baiano;Componente

 della Commissione per il Conferimento delle Rivendite dei Generi di Privativa.

  • ·        1891: Consigliere Provinciale; Componente Deputazione Provinciale.
  • ·        1893: Presidente della Commissione di I Istanza di R. Mobile pel biennio 1894-95. Cavaliere della Corona  d’Italia.
  • ·         1894: Componente della Commissione di Sconto Banco di Napoli. Componente aggiunta Circondariale di Avellino per la revisione delle liste dei Giurati. Successivamente Comp.  Comm. di Arbitri nella Revisione degli Emigranti contro gli agenti e i sub-agenti di Emigrazione prov. di Avellino.
  • ·        1895:Componente Deputazione Provinciale. Commissario Regio Comune di Baiano. Presidente della Commissione di I Istanza di R. Mob. pel biennio 1896-97.
  • ·        1896: Ufficiale della Corona d’Italia.
  • ·        1897: Componente ordinario della Commissione Elett. Prov.
  • ·        1899: Componente Deputazione provinciale. Componente Commisione revisione lista dei Giurati.
  • ·        1902: Consigliere provinciale.
  • ·        1903: Componente ordinario del Comitato Forestale per il triennio 1903-05.
  • ·        1904: Commendatore.
  • ·        1905: Componente Deputazione provinciale.
  • ·        1907: Assessore titolare della Giunta Com. di Baiano. Nomina di Sindaco di Baiano(non accettata). Dep. Provinciale.
  • ·        1910-4-marzo: morte.

 Uomo di ingegno lucido, vario  caratterizzato da fermezza di carattere, seppe coniugare nelle sue mani grandi ruoli che furono sfruttati per rendere migliore le sorti del Paese. Ebbe stima  nei suoi pari e un grande affetto nei sui inferiori. Nel lavoro fu sempre instancabile e ciò lo portò inevitabilmente  ad avere nemici, invidiosi, finti amici che cercavano nell’amicizia un sicuro appiglio. Questo è, purtroppo il destino di  quegli uomini che hanno nel loro cuore quel  sentimento dell’onestà e della rettitudine che li contraddistingue dagli altri. Amò intensamente la vita  pur essendo un idealista; ma, come se veramente fosse scritto nel libro della vita, che l’amor vero dura poco, la ‘falce inesorabile della morte era pronta ad entrare in azione.Secondo i memoriali venerdì 4 marzo verso le quindici e un quarto, d’improvviso il dottore Marco Napoletano entrò nel portone del defunto Cavaliere Boccieri. Che cosa era mai potuto accadere?

Per un momento la popolazione  restò perplessa, ma poco dopo  fu data la terribile notizia della morte del comm. Francesco Napoletano. Fu un momento di generale commozione e, un accorrere di gente di ogni condizione sociale si riversò verso la casa del defunto. Successivamente la salma fu portata nella  propria casa; essa fu adagiata nella stanza da letto, resa poi camera ardente. Ben presto la gente capì che la morte del Comm. Napoletano rappresentava una grave perdita per l’intero paese. Sulle mura a caratteri neri vi si leggeva la scritta “Lutto Cittadino”. Le porte dei magazzini vennero subito socchiuse; dovunque era rappresentato il dolore, l’amarezza di aver perso un amico leale. Nel giorno 6  del c.m. si celebrarono i funerali e, il corteo movendo da palazzo Napoletano, percorse tutto il corso Garibaldi. Al ritorno si sostò brevemente nella Chiesa di S. Croce e al cimitero dopo aver reso l’estremo saluto all’estinto, il corteo si sciolse. I discorsi fatti dai cittadini, e non solo, sono degni di essere ricordati per essere stati a dir poco toccanti e semplicemente spontanei. Così il prof. Vincenzo Boccieri:  “Amò tanto i suoi figli, e la sorte spietata, il fasto crudele, il destino inesorabile gli ha negato, morendo, i baci e le carezze dei figli suoi amatissimi”. Brevemente parlò anche l’avvocato Alfredo Borselli“ E dalla tomba, ove dormirai il sonno di morte, a ricambio della prece e del saluto che ti manda ogni cuore, insegna sempre alla presente ed alle future generazioni che senza il lavoro ed il dovere,vana così son gli onori, ipocrisia la virtù..” Come potremmo mai togliere dai nostri cuori un uomo che ha dedicato la sua vita a migliorare le condizioni e il terreno d’azione delle future generazioni? Come dimenticare l’idealista che ha voluto ad ogni costo una fermata della Circumvesuviana, come testimonianza dell’importanza di questo umile paese? Il suo sogno l’ha potuto realizzare e, ora Baiano si trova ad essere il capolinea del tratto della Circumvesuviana ‘Napoli-Baiano’;e inesorabilmente nei nostri cuori  resteranno per sempre indelebili queste sue parole:

“  Verso i gaudi dell’amore

Sedicenne giovinetta

Schiuse il voto del suo cuore,

Come un’alma benedetta,

Bella in cuore, bella in viso,

Desiar puote in Paradiso.

Fra le anella del suo crine

Pose amore le sue stanze,

Belle vaghe peregrine

Fur le angeliche sembianze

Dall’armonico colore

Di modestia e di pallore.

Sotto l’arco della fronte

Luccicanti come  stelle

Fur d’amor perenne fonte

Due vivide fiammelle

Ch’allo spirito suo gentile

Furo immagine simile.

Vide il cielo e si compiacque

Della vaga sua pittura,

Per tre lustri e più si tacque

Ealla bella creatura

Educò il cor la mente

Pura candida innocente.

Nel bel  deno d’una rosa

Di rugiada come stilla

Risplendè promessa sposa

D’angelica pupilla,

Per far lieto un giovinetto,

Che l’amò d’un santo affetto…”

Questa lirica è stata scritta da Francesco Napoletano per commemorare la morte di Erminia Belluschi.

Spero che quando la popolazione possa leggere la bontà di questo ‘ UOMO ’ , possa stringersi in un simbolico abbraccio, affinché il suo nome non possa mai e poi mai cadere in un buio dimenticatoio…